Mario Ferraguti e i racconti sul bosco

Martedì 2 maggio abbiamo incontrato lo scrittore Mario Ferraguti, autore del libro “Dove il vento si ferma a mangiare le pere”, che ha trattato l’argomento del bosco.

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Il bosco è una parte del territorio molto interessante, spesso luogo per racconti fantastici; la parola dava vita agli esseri che hanno condizionato il modo di fare degli uomini. Il bosco era luogo dell’alterità con il paese, luogo di rifugio per gli esseri magici ma anche fonte di produttività. Esso rappresenta il limite tra il mondo degli umani e quello dell’inesplorato, abitato da esseri magici che popolano l’Appennino Tosco Emiliano e vivono in comunità. Sono esseri che possono far paura,e che per questo vanno allontanati (uso di specchi per rifletterli e scacciarli, di amuleti…)

BISCIONE REGLE: con un solo occhio ha la capacità di ipnotizzare le persone.

LUGABAYA (o BABA JAGA ?): strega che fa bagliori per attirare le persone e divorarle  

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Il FOLLETTO: per alcuni buono, per altri cattivo perchè di notte si avvicinava agli uomini e impediva loro di respirare, saltandogli sul petto.

DEMONE ARLECCHINI: (che ha dato origine alla figura carnevalesca di Arlecchino): viaggiava di notte su un cavallo con code e criniera intrecciati, toccava con un mazzuolo le persone che stavano per morire e le accompagnava poi nell’aldilà.

LUPO: sinonimo di paura, lo si uccide per scacciarla; veniva nominato ”demone”. Dovevi cercare di riuscire a vederlo prima tu, in caso contrario ti poteva togliere la voce danneggiandoti le corde vocali.Risultati immagini per lupo

FATA DELLA TECCHIA: si rintana negli angoli bui della casa, suscettibile, lunatica come i folletti. Non andava provocata e perciò entrando in casa si era soliti salutarne il buio.

Per avere meno paura di tutti questi esseri magici si davano loro nomi al diminutivo e vezzeggiativo per cercare di scacciare la paura e di far rientrare nella sfera familiare.

Attorno a queste creature magiche si creano ovviamente molti miti, lo scrittore Mario Ferraguti ce ne ha raccontati alcuni.

Il primo narra di due ragazze che mentre raccoglievano foglie nel bosco, scoppiò un grande temporale, spaventate si rifugiarono al riparo dalla pioggia e si addormentarono.

Dopo poco si risvegliarono a causa del frastuono provocato dalla musica; quindi andarono a vedere, e trovarono delle persone sconosciute nel bel mezzo di un ballo.

Non potevano sprecare un’occasione così, quindi si misero a ballare e dopo un po si accorsero che gli accompagnatori erano tutti dei morti.

Spaventate e non sapendo cosa fare, accettarono il consiglio di un morto, cioè di correre a casa senza mai voltarsi indietro; queste fecero come da lui consigliato.

Appena arrivate a casa per la grande curiosità, decisero di voltarsi e dietro di loro videro molto fantasmi che le terrorizzarono e le uccisero.

Un’altra leggenda racconta di alcuni bagliori durante la notte, che attraggono i viandanti, per aiutarli a ritrovare la strada.

Loro si avvicinano sempre di più e appena arrivano alla meta desiderata, si accorgono che i fasci di luce provengono da una strega maligna che alla fine li divorerà.

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